Venezia, nel suo «splendore addolorato», ha bisogno dell’aiuto di tutti, ma è ancora vitale. Ad affermalo è il patriarca Angelo Scola, che si è recato in visita pastorale in Consiglio comunale, rilevando che il governo «deve accorgersi che il rispetto dei diritti di tutti, di tutte le collettività, si deve realizzare con le libertà delle persone e delle comunità, sapendo rispettare le differenze». Scola ha ricordato che Venezia «rappresenta una differenza sostanziale, che dà all’Italia un peso molto rilevante». La città, ha ribadito il prelato, nel suo «splendore addolorato ha veramente bisogno che tutte le istituzioni, a partire da quella centrale di governo, se ne interessino in maniera costruttiva e fattiva». Il patriarca ha poi sottolineato che, con l’esperienza fatta nel corso della sua visita pastorale su tutto il territorio, si sente di «smentire l’affermazione che circola troppo spesso, cioè che l’evidente crisi demografica della città lagunare coincida con una crisi della città». «Quello che ho visto di parrocchia in parrocchia – ha proseguito – è una grande vitalità e c’è forse solo il problema di mettere in rete le attività di solidarietà». Scola ha infine invitato a ripensare in termini innovativi la città lagunare, «che deve essere policentrica, perché non ha solo un grande presente ma soprattutto un grande futuro».
Fonte: Corriere del Veneto