Sono stato alla presentazione del (primo) libro cartaceo pubblicato dalla rivista online “Ytali“, titolato “Profili Veneziani. La Venezia che non ti raccontano” (Casa Editrice El Squero), e ne sono uscito entusiasta.
Con un approccio assolutamente controcorrente, nessuno ha parlato di “problemi da risolvere”, ma di persone che fanno concretamente qualcosa per Venezia, che in qualche modo (in qualsiasi modo) la rendono una città ancora viva e vivace.
Dal “contadino – non contadino” (un po’ sociologo, un po’ giardiniere) che educa alla conoscenza e al rispetto dei luoghi, al musicista di fama che fa volontariato in un centro per anziani, dalla giornalista che a differenza di tutti gli altri porta alla luce quanto c’è di positivo (alla ricerca di un’anima della città) invece di parlare dei soliti problemi del “turismo cafone”, al maestro d’ascia che decide di vivere di un mestiere apparentemente in via d’estinzione, fino al veneziano che (per via di una partita di basket in territorio americano) trascorre 30 anni della sua vita negli USA (in qualità di docente), e che negli anni ha accompagnato i suoi studenti a Venezia per progetti di ricerca realmente utili per la città, decide infine di tornare definitivamente a Venezia per (udite udite) CREARE POSTI DI LAVORO NON LEGATI AL TURISMO!
Insomma Venezia c’è ancora, a dispetto dell’immagine di degrado e di abbandono che tutti mass media trasmettono al mondo.
Per maggiori info sul libro: ytali.com/2018/06/06/profili-veneziani-la-nuova-frontiera/