Lezioni di Agronomia a Casa di Anna

Il 6 settembre fai le aiuole a Casa di Anna con noi!

Fai le aiuole a Casa di Anna

 

 

 

 

Lezioni di Agronomia

Per imparare ad amare il nostro territorio

A Casa di Anna abbiamo deciso di avviare una transizione verso un modello di lavoro del terreno chiamato “aiuola perenne”, che consente di ridurre le lavorazioni e mantenere il terreno arieggiato senza ararlo. Ottimo controllo delle erbacce (SEMPRE senza pesticidi e diserbanti, ma con un po’ meno lavoro!!) e più rispetto per la struttura del terreno e i suoi “abitanti”.

Iniziamo con una serra, per provare e sperimentare. Ma perché farlo da soli quando possiamo approfittarne per imparare insieme e diffondere delle buone pratiche agricole?  O anche solo passare una bella giornata insieme?

Agre Onlus organizza una giornata educativa e di volontariato, quindi vi aspettiamo per imparare insieme questa tecnica agronomica che potrete poi applicare voi stessi nei vostri orti, DOMENICA 6 SETTEMBRE 2015, a Casa di Anna.
E se non avete un orticello, ma solo un balcone o nemmeno quello?
Nessun problema!!! Ci sono sempre lavoretti da fare in campagne a per pranzo faremo un picnic con tutti i partecipanti.
Giornata all’aria aperta in buona compagnia garantita per tutti!!

Vi chiediamo di confermare la vostra partecipazione con una mail a contatti@cooperativaintervento.it
o inviando un sms al 345-1605479.
Chi ha un rastrello è gentilmente invitato a portarlo con sé!

intervento società cooperativa sociale

Via Felisati 86

Venezia,  30171

Italy
Copyright © 2015 intervento società cooperativa sociale, All rights reserved.
Fino al 31 Dicembre 2015 rimane aperta la campagna di raccolta fondi Dona un Albero, Dona una Serra. Agre Onlus raccoglie i fondi per noi e ci aiuta a costruire un’oasi di verde aperta a tutti!
Adotta un Albero o una Serra
Casa di Anna ha iniziato a vendere le sue ottime verdure nel Punto Vendita a Bordo Campo.
Pomodori e zucchine, per ora, dalla terra alla tavola disponibili ogni Martedì tra le 16.00 e il 18.30.
Accesso Via Sardi 16, Zelarino o Via Guido Guinizzelli, Asseggiano a vostro piacimento!
Scopri come raggiungerci
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Workshop creativo di serigrafia da Fallani Venezia

Fallani Serigrafia VeneziaFallani Venezia presenta: workshop creativo di serigrafia.

Un’esperienza di gruppo per conoscere, capire, imparare, dove ognuno si mette in gioco e mette in campo estro, arte, gusto e manualità!

 

Sabato 5 settembre dalle 10 alle 18 presso il Laboratorio Fallani, Cannaregio 4876, Ponte dei Gesuiti, Venezia.

La giornata prevede tre fasi:

  • Conosciamoci: prendiamo confidenza con la serigrafia, guardiamo i lavori realizzati in questo laboratorio, conosciamo gli attrezzi del mestiere
  • Passiamo all’azione: prepariamo le matrici lavorando con carta velina intagliata, carta nera, china, pastelli, sgarzini, lucidi…
  • Si stampa: stampiamo su materiali diversi, giocando con i colori, con le trasparenze, i contrasti…

Il workshop si svolge con un numero minimo di 4 ed un massimo di 10 partecipanti.

Per informazioni ed iscrizioni: info@fallanivenezia.com

tel +39 (0)41 523 5772

Fallani 02

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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La barca che imbarca – Il lato divertente di Venezia

Escursione in laguna di VeneziaUn’escursione alla scoperta della laguna di Venezia e delle più belle e poco conosciute isole che la costellano, a bordo di Eolo 2, la barca che imbarca!

Si potrà ascoltare musica o semplicemente rilassarsi al sole, o ancora fare una nuotata rigenerante; visiterete le zone più remote della laguna, pranzerete a bordo o presso un tipico ristorante in un’isola della laguna; scoprirete l’isola di Torcello e l’isola di San Francesco del Deserto oltre che i colori delle case di Burano e le vigne nascoste di Mazzorbo; il tramonto sarà indimenticabile… vivrete insomma una tipica giornata di vacanza di un veneziano!

Un giorno fuori-porta dove non dovrete guardare l’orologio, immersi nella natura in un clima rilassato e amichevole, per staccare davvero la spina lontano dalla folla.

Particolarmente indicato per gruppi di amici, famiglie o team building, e per amanti della fotografia, del mare e della natura.

Escursione in laguna di Venezia

Queste le proposte base (ma è possibile crearne di specifiche su richiesta):

1) Mezza giornata (14:00 – 19:00)

Il tour può essere personalizzato in base alle richieste, la proposta standard è: Mazzorbo, Burano, S.Erasmo, poi tuffi ai ghebi e aperitivo a bordo al ponte delle Vignole.

Open bar, prosecco, birrette e un rinfresco a buffet pomeridiano con cicchetti e frutta.

Escursione in laguna di Venezia

2) Giornata intera (11:00 – 19:00)

La giornata completa: verso Chioggia o la laguna nord; tuffi, passeggiate, sole, BBQ in barca a pranzo e rinfresco pomeridiano, open bar di long e soft drink, birra, prosecco.

Escursione in laguna di Venezia

3) Fotografando l’alba (5:00 – 10:00)

Tour fotografico all’alba con colazione all’italiana a bordo. Tra barene e valli di pesca, nel silenzio del mattino presto. Chi vuole si può anche fare un tuffo!

Escursione in laguna di Venezia

4) Notturno in laguna (8:00 – 12:00)

Aperitivo in barca al tramonto poi direzione Sottomarina (verso Chioggia), lungo il percorso si cena in ristorante a base di pesce fresco, rientro con bagno di mezzanotte.

Oppure: Sant’Andrea, bocca di porto del Lido, Sant’Erasmo e Vignole.

Servizio open bar di aperitivi al Prosecco (Bellini, Rossini mimosa tutti fatti con frutta fresca e Prosecco), birre e soft drinks, cena in ristorante di pesce a Pellestrina con vino incluso.

Escursione in laguna di Venezia

La barca ospita fino a 8 persone.

L’imbarco è previsto all’isola di Sant’Elena.

Non dimenticate di portare costume, asciugamani e la voglia di divertirvi!

Escursione in laguna di Venezia

Per informazioni e prenotazioni: info@laltravenezia.it

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The School of Narrative Dance

The School of Narrative Dance

THE SCHOOL OF NARRATIVE DANCE 

CERCA PERFORMER A VENEZIA!

Martedì 11 agosto

Performance collettiva con partenza dal Teatro alle Tese (h 18:00 circa) e arrivo alla Serra dei Giardini (h 20:00 circa)

The School of Narrative Dance è un progetto collettivo dell’artista italiana Marinella Senatore in collaborazione con il gruppo coreografico ESPZ (Elisa Zucchetti e Nandhan Molinaro)

 

Approda a Venezia The School of Narrative Dance, una scuola di narrazione itinerante e gratuita che all’interno della cornice del ‘Creative Time Summit’  propone l’organizzazione di una performance pubblica dal Teatro alle Tese alla Serra dei Giardini.

 

PARTECIPA ANCHE TU!

 

L’invito è rivolto a tutti: singoli, gruppi e associazioni. Non ci sono limiti di età e non è richiesto alcun tipo di conoscenza o preparazione, ma tanto entusiasmo e voglia di collaborare!

Estendendo l’idea di partecipazione alla base del lavoro di Marinella Senatore, la performance si configura come un’azione pubblica nello spazio urbano del Comune di Venezia. Essa riunisce le molteplici energie creative provenienti da individui, gruppi e associazioni del territorio, presentando un’ideale e inedita comunità sociale e culturale riunita in un unico grande evento.

La performance mira ad includere molteplici forme espressive da bande e gruppi musicali, cori, danzatori, a remiere ad associazioni sportive, comitati di attivisti, gruppi storici e folkloristici, attori e teatranti, studenti, pensionati, operai e amateur e chiunque abbia voglia di fare un’esperienza di creazione collettiva.

Senza dimenticare un intenzionale approccio ludico e gioioso, la performance vuole unire appassionati e professionisti, senza confini di età e formazione che insieme sfileranno per le calli del Sestiere di Castello.

 

The School of Narrative Dance trailer: https://www.dropbox.com/s/zu3vqzahockrv97/teaser%20parades.mp4?dl=0

 

per adesioni e info: +39 3405517364

corinnemazzoli@gmail.com

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Workshop fotografico nell’Arsenale di Venezia

Workshop di fotografia a Venezia Un’occasione unica per ammirare e fotografare dall’interno il celebre Arsenale di Venezia partecipando ad un breve workshop fotografico in compagnia di Nicolò Gemin, fotografo veneziano.

La vera novità sta però nel fatto di accedervi con l’unico mezzo di trasporto ammesso: in barca a remi.

L’accesso ai bacini acquei (darsene) dell’Arsenale è interdetto alle barche a motore (escluse naturalmente quelle militari), pertanto vi entreremo a bordo di una tipica imbarcazione veneziana mossa esclusivamente a remi.

Durante il workshop si avrà dunque la possibilità di sperimentare, sotto la guida attenta di Nicolò, tecniche fotografiche, punti di ripresa classici o alternativi, materiali e luci, nonché di discutere di fotografia in senso più ampio. Il tutto all’interno di uno scenario assolutamente unico e da una prospettiva nuova.

Workshop di fotografia a Venezia

Non è richiesto nessun particolare livello di conoscenza, Nicolò adatterà il corso al livello dei partecipanti.

Un modo nuovo quindi per vedere e fotografare una Venezia lontano dal turismo di massa e al contempo imparare o migliorare le proprie conoscenze fotografiche.

Un privilegio per veri appassionati della fotografia e di Venezia!

Per informazioni e prenotazioni: info@laltravenezia.it

Workshop di fotografia a Venezia

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Corsi di artigianato a Venezia

Corso di artigianato a VeneziaSempre più spesso le persone che viaggiano cercano un’esperienza diretta della vita quotidiana dei luoghi che visitano, e uno dei modi migliori per comprendere la cultura locale è farlo imparando le tecniche dei mestieri artigianali.

Ecco perché vogliamo proporre dei mini corsi o brevi lezioni per apprendere i rudimenti dell’arte vetraria e della creazione delle maschere veneziane.

Grazie a questi corsi si ha l’opportunità di sperimentare in prima persona due tra le più antiche tradizioni artigianali veneziane, entrando quindi letteralmente in laboratori e atelier, e vivendo in prima persona quello che gli altri si limitano a guardare da fuori!

Lavorazione del vetro di Murano

Il laboratorio della lavorazione del vetro è pensato non solo per avvicinarvi alla tecnica al lume, ma anche per permettervi di creare qualcosa di unico; sarete infatti seguiti individualmente da un maestro vetraio, un senegalese diventato veneziano per amore e per passione, nella creazione di una o più perle in pasta di vetro colorata, a seconda del tempo che vorrete dedicare.


Calandovi nei panni di un maestro vetraio, avrete la possibilità di esprimere liberamente la vostra creatività ispirandovi ai mille colori e alle mille forme che la natura offre, facendo nascere un prodotto di alta qualità con le vostre mani!

Durante la lavorazione sarete anche intrattenuti con un excursus sulla storia dell’’arte vetraia in generale e qualche accenno, nello specifico, alla cultura africana.

Alla fine potrete, naturalmente, portarvi a casa tutti i prodotti creati durante questa attività aperta davvero a tutti.

Si può partecipare ad una semplice lezione di un’ora o due, o ad un corso completo di più giorni.

Lavorazione maschere veneziane

Per quanto riguarda le maschere si può partecipare ad una dimostrazione teorica di come nasce la Maschera artigianale, articolata in:

– storiografia della maschera ;

– spiegazione delle varie fasi di esecuzione della maschera artigianale ;

– presentazione delle maschere appartenenti alla tradizione del Carnevale di Venezia e della Commedia dell’Arte

Oppure si può partecipare ad un vero e proprio workshop teorico-pratico, della durata di 2 ore circa, di decorazione della maschera che comprende:

– una breve presentazione teorica di come nasce la Maschera artigianale ,

– l’esecuzione da parte della decorazione sulla maschera scelta tra una varietà di maschere tradizionali e di fantasia precedentemente preparate (dalla Bauta classica alla Farfalla, la Dama ed il Pinocchio, lo Zanni ed il Jolly…) con colori di base, colori a rilievo, passamanerie e bigiotteria assortite, piume, nastrini e/o bastoncini.

Maschera veneziana

Per informazioni e prenotazioni: info@laltravenezia.it

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Lemon Pops in concerto a Venezia

Lemon Pops in concerto a VeneziaDomenica 19 luglio ore 21,00 presso la sede del laboratorio di serigrafia artistica Fallani Venezia, si terrà il primo concerto in Italia del gruppo musicale francese Lemon Pops.

Lemon Pops nasce dall’incontro di quattro musicisti provenienti da diversi mondi musicali di varie culture, ma con lo stesso desiderio: la voglia di condividere una musica pop nel suo senso più profondo, quindi “popolare”, colorato ed eclettico.

Il repertorio è una miscela musicale nella quale ci si riconosce, condita di “acid jazz” (Lemon) e “jazz acustico” (Pop).

La formazione:

Diego Fano (sax), Carole Hicter (voce), Pascal Mériot (chitarra), Yann Pajean (percussioni).

Questi musicisti suonano anche nei seguenti gruppi:

Blue Color Band, Caravan, Cotton Club Band, JazStory, LeBocal, Les Contes de Korsakof, Red Pepper Sauce, Soleya, Un Petit Air d’Opéra.

Il gruppo sarà quindi ospite presso Fallani Venezia, il celebre laboratorio che a Venezia è ormai un punto di riferimento non solo per l’importante ruolo che da decenni ha nel panorama della serigrafia artistica italiana, ma anche perché ultimamente svolge un ruolo didattico e culturale in città di particolare interesse.

L’indirizzo è: Cannaregio 4875, Ponte dei Gesuiti, Venezia.

Questo l’indirizzo dell’evento su Facebook: www.facebook.com/events/1633756226870852/

Per chi non riuscisse ad esserci quella sera, il concerto si replica:

– il 20 luglio in Campo Sant’Isepo (Castello) ore 20,00

– il 21 luglio presso il Timon, Cannaregio 2754, Fondamenta Ormesini, ore 19,00

Lemon Pops in concerto a Venezia

 

 

 

 

Lemon Pops – Sina from Rich G. Simmons on Vimeo.

Great song, great band, great people

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Operazione pulizia canali di Venezia

Operazione pulizia canali VeneziaSecondo un recente monitoraggio svolto da Legambiente nei canali di Venezia galleggia un rifiuto ogni 13 metri.

Si tratta di un’analisi svolta nell’ambito della campagna Don’t Waste Venice, inserita all’interno del progetto europeo DeFishGear.

I cittadini veneziani non stanno a guardare: meritevole di particolare segnalazione è l’iniziativa partita da un’idea pubblicata sul blog Carousel: Fresco scoassesco.

Due parole per spiegare questo nome: il “fresco” è una tradizionale “passeggiata” in Canal Grande con imbarcazioni più o meno tipiche (solitamente a remi), una sorta di struscio (o “far le vasche” come si dice in altre città) nella nostra via principale. Spesso accompagnata da musica e canti. Un modo per prendere, appunto, un po’ di fresco di sera grazie alla brezza che attraversa i canali, e naturalmente per stare con amici vecchi e nuovi.

La “scoassa” invece è l’immondizia. Ecco quindi l’idea: organizzare un fresco nei canali di Venezia con lo scopo aggiuntivo di ripulirli dalle innumerevoli immondizie gettate da incivili che non necessariamente sono turisti…

Per amor di verità bisogna comunque ammettere che in certi casi sono i gabbiani che, alla ricerca di cibo, aprono i sacchetti dell’immondizia e ne sparpagliano il contenuto ogni dove.

Indipendentemente dalle cause l’obiettivo è dare una bella ripulita ai canali. Gesto forse più simbolico che realmente pratico, ma comunque un segnale importante e un messaggio chiaro.

Questo dunque il programma per mercoledì 1 luglio:

1. Partenze, ore 17 (muniti di retini, guanti e sacchi) con almeno tre punti di incontro:

– Chiesa di San Martino (Castello)

– Riva di Biasio (Santa Croce)

– Fondamenta della Misericordia (Cannaregio)

– da dove vi trovate

2. ROTTE lenti, a zig-zag, perlustrando rii e canali

Piccole imbarcazioni a remi serviranno innanzitutto per farsi passare i rifiuti raccolti a piedi.

3. Postate sulla pagina FB dell’evento la vostra posizione e la zona ripulita.

4. DIREZIONE: ore 20.30: pescheria di Rialto, e più precisamente: il mercato della verdura dove la Veritas  ha messo a disposizione 4 carri per la CONSEGNA del bottino raccolto. NON ci fermiamo lì, scendiamo solo per consegnare i rifiuti.

5. FINALE: ore 21: San Piero de Casteo, le imbarcazioni di Legambiente ospiteranno i musici e via libera al Feston! Ognuno porti qualcosa, da bere e/o da mangiare, come nella tradizione del Fresco.

DA NON FARE (rischio multe):

– creare gruppi con più di 3-4 imbarcazioni (con musica o non)

– correre troppo con le barche a motore

– abbandonare i rifiuti

– scendere dalle barche a Rialto con i viveri e la musica e fare feston lì

 

Volontariato cittadino innamorato di Venezia
(amiamola concretamente)

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Running Venezia

Running VeniceUn modo nuovo, sano ed ecologico per scoprire e conoscere una Venezia più autentica: correndo!

Che tu sia un runner esperto o amatoriale, troverai itinerari adatti al tuo livello e avrai la possibilità di conoscere Venezia accompagnato da un veneziano profondo conoscitore della città e appassionato della corsa.

Gli itinerari sono studiati per darti la possibilità di scoprire angoli nascosti e suggestivi, al pari di monumenti celebri, ma visti con un’ottica nuova, più intima e soprattutto in orari in cui non c’è ressa!

Naturalmente lungo i percorsi sono previste delle pause per permettere l’osservazione e l’ascolto delle spiegazioni del Tour Leader, che vi racconterà della vita quotidiana in città e vi fornirà informazioni pratiche al fine di godere al meglio del vostro soggiorno a Venezia.

Running Venice

Questi gli itinerari proposti:

  • Arsenale tour: il percorso si svolge nella parte nord della città, quindi si attraversano i sestieri di Cannaregio e Castello fino ad arrivare all’Arsenale, presso gli storici cantieri navali che hanno reso grande la Serenissima

  • Campi tour: questo percorso prevede il passaggio attraverso numerosi campi (le piazze veneziane) caratteristici, da quelli più celebri a quelli più nascosti coprendo un’ampia area di Venezia

  • Fontane tour: il pretesto del percorso lungo le fontane cittadine vi farà scoprire angoli inconsueti della città, dove trovare ancora la vera vita quotidiana dei residenti

  • Rialto tour: l’itinerario si svolge lungo le zone più celebri della città, da Rialto a San Marco, con il Palazzo Ducale e la Basilica, fino all’Accademia. Ci sono due versioni di questo tour: corto e completo

    .

E’ inoltre possibile abbinare la corsa ad una lezione di voga veneta, una sorta di duathlon veneziano!

Venice by run

Partecipanti: massimo 6-10 persone (in base al percorso scelto)

La proposta è realizzata in collaborazione con Venice By Run

Per informazioni e prenotazioni: info@laltravenezia.it

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Il Museo che non c’è – Lettera aperta ai Candidati Sindaco di Venezia

Lettera aperta ai Candidati Sindaco di Venezia

VENEZIA – Arsenale

Mi chiamo Guglielmo Zanelli, ligure, ma da quasi 40 anni cittadino veneziano.
Questa mattina ho assistito a San Vidal all’incontro con gli aspiranti Sindaco di Venezia. A parte qualche dovuta differenza di schieramento politico la maggior parte vede come importante per il futuro di Venezia la centralità dei suoi abitanti. Ne deriva che tutti puntano sull’incremento della popolazione e quindi ad un rilancio della politica residenziale ed all’offerta di nuovi posti di lavoro, soprattutto nella Venezia insulare.
In quest’ottica vorrei portare a conoscenza di tutti i candidati Sindaco (probabilmente qualcuno di loro lo conosce già) un progetto che esiste da anni, ma che, da anni , è chiuso nei cassetti del Comune di Venezia. Si tratta di un progetto di altro profilo realizzato fra il 2002 ed il 2007 che potrebbe aiutare molto nella direzione prospettata offrendo circa trecento posti di lavoro (ed un indotto importante), possibilità di allargare l’offerta culturale, didattica e sociale, rivitalizzare l’artigianato, favorire la realizzazione di una cinquantina di alloggi e soprattutto di recuperare alla Città una parte importantissima e contesa del suo territorio.
Se, come penso, la mia proposta possa interessare il Vostro programma, chiedo soltanto un incontro di 15 minuti per illustrarla al Candidato Sindaco. ”

Avendo ricevuta soltanto la risposta di un candidato mi sono preoccupato ancora di più del disinteresse generale per uno dei punti chiave del rilancio di Venezia ed ho inviato al Ministro dei BB.CC. Franceschini la seguente nota:

“Spettabile U.P.R. del Ministero per i Beni Culturali (inviata il 25 maggio 2015)
Mi chiamo Guglielmo Zanelli, abito a Venezia e da quasi 40 anni mi occupo a vari titoli dell’Arsenale di Venezia (Vice Direttore dell’Uffico Tecnico della M.M., Capo Ufficio Infrastrutture del Comando Marina Militare ed ora, in congedo, storico-ricercatore).
Nei giorni scorsi, nella speranza di sensibilizzare sul problema Arsenale, che per le sue dimensioni e per i eccezionali contenuti culturali, è uno dei grandi nodi cittadini di difficile soluzione, ho scritto ai 6 Candidati Sindaco la lettera che trascrivo in calce.
Forse non ho formulato bene la richiesta e non ho saputo spiegare l’importanza del progetto che riguarda una parte del grande cantiere navale della Serenissima, ma il risultato è stato estremamente deludente; solo la segreteria di uno dei sei aspiranti alla carica di primo cittadino veneziano mi ha richiesto una nota di approfondimento da sottoporre al candidato.
Poiché ritengo che il disinteresse dei prossimi amministratori locali per la più antica industria navale del mondo debba essere noto ai livelli più alti dello Stato Italiano, Vi prego di far giungere al Signor Ministro Franceschini la mia allegata sintetica nota sul ” Museo Che non c’è “.
Ovviamente disponibile, qualora ritenuto opportuno, ad integrare la mia nota porgo un ringraziamento per l’attenzione con distinti saluti.
Guglielmo Zanelli ”

IL MUSEO CHE NON C’E‘ di Guglielmo Zanelli
Nel 2002 la Marina Militare, che aveva da poco trasferito in Arsenale l’Istituto di Studi Militari Marittimi in accordo con il Comune di Venezia, istituì un “Comitato d’Intesa Progetto Arsenale” con lo scopo di elaborare un progetto di riqualificazione culturale e produttiva, in aree del complesso arsenalizio di minore interesse militare. Nel Comitato confluirono i delegati dei Ministeri della Difesa, dei Beni Culturali (uno per ogni Soprintendenza veneziana), del Comune di Venezia, dell’Arsenale Spa. e di un rappresentante dell’UNESCO.
Il Comitato, nominò una Commissione Scientifica, prevalentemente costituita da studiosi e docenti universitari di discipline funzionali all’elaborazione di un progetto per un “Museo di Storia Navale”. Dopo cinque anni di lavoro da parte di un Gruppo Progettuale Esecutivo, su emanazione della commissione stessa, e coerentemente con le funzioni del “Polo culturale della Marina Militare Italiana” derivate da un DPR del 2000, fu completato un progetto di fattibilità per un “Museo Nazionale di Storia Navale” da insediare nell’Arsenale di Venezia.
Nel dicembre del 2006, dopo alcune modifiche suggerite dalla neonata “Convenzione di Faro” e dal “Piano Comunale Particolareggiato per l’Arsenale”, il progetto fu presentato al pubblico nella Biblioteca Storica dell’Istituto di Studi Militari Marittimi. Nel febbraio del 2007 il progetto venne inviato a Roma per l’elaborazione del bando europeo e per essere realizzato. Su richiesta del Ministero della Difesa, nel marzo dello stesso anno, il progetto fu integrato con uno studio particolareggiato per l’adeguamento museografico del Museo Storico Navale di san Biagio e dei dipendenti spazi espositivi dei Padiglioni delle Navi.
Nel giugno del 2008 il Ministero della Difesa pubblicò il bando europeo denominato “Finanza di progetto per la realizzazione e la successiva gestione del Polo museale, culturale ed espositivo della Storia e delle Tradizioni Marittime Nazionali dell’Arsenale di Venezia e dei relativi servizi”. Ma pur in presenza di un importante gruppo bancario nazionale interessato al finanziamento del progetto, il bando andò deserto.
L’idea base dello studio del progetto museale è sintetizzata dalle parole, quasi un testamento, del compianto Professore Ennio Concina, uno degli estensori del progetto e certamente fra i principali studiosi dell’Arsenale di Venezia: 
<<…Appare indubbio come il complesso dell’Arsenale di Venezia disponga in sé di forza ed efficacia comunicativa – in termini tanto di “paesaggio culturale” nel suo insieme, quanto di spazi e manufatti edilizi e architettonici – tale da renderlo, potremmo dire “museo di se stesso”… con la …messa a punto di un itinerario conoscitivo atto a restituirne e trasmetterne al grande pubblico significato e valore, in quanto parte rilevante del patrimonio culturale italiano ed europeo, contribuendo in tal modo – e in forma tutt’altro che secondaria – all’ulteriore valorizzazione del complesso cantieristico veneziano…>>
Il Gruppo di Studio della Commissione Scientifica del “Comitato d’Intesa Progetto Arsenale”, fissò per il “Gruppo Progettuale esecutivo” alcuni punti base a cui dovesse attenersi il progetto. Quindi, al fine di promuovere la conoscenza dell’eccezionale “paesaggio fisico e culturale” e del patrimonio marittimo del complesso arsenalizio, patrimonio non solo veneziano, ma italiano, mediterraneo ed europeo, fu richiesto che:
1. venisse rispettata l’unitarietà del “luogo Arsenale” con la riunificazione senza barriere degli spazi all’interno delle mura cinquecentesche,
2. ne fosse mantenuto il significato e la fisicità originaria, mediante il restauro, la conservazione e la compatibilità al riuso delle fabbriche in esso presenti,
3. il museo dovesse rappresentare, al di là degli spazi espositivi, un polo dei saperi e delle tecniche navali e essere dotato di centro studi, archivio, biblioteca e annessi servizi,
4. si prevedesse un’apertura alla città, “mirata e sostenibile” della maggior parte degli spazi scoperti del comprensorio arsenalizio, 
5. alcune delle antiche strutture cantieristiche fossero destinate a funzioni proprie dell’artigianato e delle tecniche navali, anche a scopo didattico.


Il “Gruppo Progettuale esecutivo”, coerentemente con le prescrizioni della Commissione Scientifica, si attivò quindi con l’esecuzione di un articolato progetto di fattibilità avanzata di restauro e di utilizzazione museografica, caratterizzato da finalità di conservazione e da criteri di sostenibilità ambientale, urbana ed economica. Nello studio fu posta la massima attenzione nel rendere compatibile il progetto museale con ogni altro intervento (industriale, scientifico, sociale, residenziale e sportivo) che si intendesse realizzare per una generale rivitalizzazione dell’area arsenalizia.
In particolare si pensò ad un “Museo Nazionale di Storia Navale” con nucleo centrale, attorno al quale realizzare un polo d’eccellenza “del sapere, della tecnica e della memoria del mare”, coerentemente con le finalità culturali, oltre che scientifiche dell’Istituto di Studi Militari Marittimi, prevedendo l’inserimento di una “Biblioteca del Mare” (con la riunione dei depositi librari della Marina Militare e della Biblioteca Nazionale Marciana), di una sezione archivistica (con copie dei depositi dell’Archivio di Stato di Venezia riguardanti lo “Stato da Mar”) e di una sezione di archeologia navale, con laboratorio per il “restauro dei legni umidi”, provenienti da giacimenti subacquei marini, lagunari e fluviali. Di ogni fabbrica destinata al museo è stato accertato lo stato di consistenza strutturale e statica, nonché di degrado e di compatibilità al nuovo uso, circa la valenza materiale del costruito originario, come a noi temporalmente pervenuto, 
Il percorso di visita è stato studiato per consentire – unitamente alla testimonianza storica delle strutture in cui sono inseriti gli spazi museali – conoscenze dialogiche, caratterizzate e comparate con gli aspetti politici e mercantili della Repubblica di Venezia, attraverso le secolari testimonianze e documentazioni della sua produzione navale ed anche con l’impiego di mezzi intermediali avanzati . In modo particolare, la produzione proto-industriale fu inserita e proposta in parallelo con le continue trasformazioni delle strutture architettoniche, edilizie e paesaggistiche dell’Arsenale; con le tecniche costruttive e i materiali in esso impiegati e in parte quelle figurazioni architettoniche che trovano riscontro nella plurisecolare edilizia veneziana. 
Una particolare attenzione è stata poi posta all’esigenza di rendere la struttura arsenalizia, al di là delle aree destinate ai visitatori, più accessibile e visitabile dalla cittadinanza, prevedendo nuovi accessi e nuovi ponti per i collegamenti interni. Non solo “museo navale” quindi, ma un“museo di nuova concezione, aperto alla Città, interattivo con altre realtà” ovvero un polo della “cultura del mare e delle acque” realizzato nella città che dal mare e dall’acqua della laguna aveva tratto il motivo principale della sua esistenza millenaria. 
Per concludere il “museo che non c’è”, ma che si chiama “Museo Nazionale di Storia Navale” dell’Arsenale di Venezia, è un progetto, che unitamente alle previsioni restaurative, promuove il recupero fisico e culturale della storicità dell’Arsenale di Venezia. Operazione di largo respiro che, con il coinvolgimento di soggetti istituzionali e privati e stimolando risorse economiche e professionali, si propone la definitiva integrazione della fabbrica arsenalizia con il tessuto urbano.
Salvare il passato dell’Arsenale si coniuga nel progetto con evidenti ricadute sociali, economiche ed occupazionali per la Città.

Al momento non è più successo nulla e credo che nulla accadrà.
Ho dei buoni motivi, nonostante la voglia di combattere ancora, per essere scettico
Guglielmo Zanelli

 

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